Barriere agli Ide, la Cina le scavalcherà così

di Bijun Wang, Xiao He pubblicato il 05/12/19

Gli investimenti delle aziende cinesi nei mercati esteri stanno incontrando ostacoli crescenti. Le attività relative agli investimenti diretti esteri (Ide) vengono spesso politicizzate, perché possono influenzare la politica interna dei paesi destinatari, introducendo regole e pratiche nuove per le attività delle aziende che scatenano dibattiti politici sulla “condotta di mercato” nei paesi ospiti.


L’effetto più immediato degli Ide è l’alterazione della distribuzione del reddito dei gruppi sociali nel paese ospite. Chi ha una visione positiva degli Ide ritiene che essi possano far aumentare significativamente la domanda di manodopera nel paese destinatario e contribuire a migliorare le condizioni di lavoro. Anche se è probabile che per il capitale locale risultino in un aumento dei costi e della competizione di mercato.


Chi al contrario ha una visione negativa degli Ide sostiene che questi possano far aumentare le diseguaglianze nella distribuzione del reddito dei lavoratori e peggiorare le condizioni dei gruppi sociali a basso reddito. Un governo attento alle esigenze dei lavoratori può incoraggiare l’afflusso di Ide che contribuiscono al miglioramento delle condizioni dei lavoratori, mentre un esecutivo più sensibile agli interessi delle aziende può favorire l’ingresso di Ide che abbassano i costi del lavoro. Per questi motivi, gli ostacoli politici che gli investitori incontrano sono strettamente connessi con i problemi di ridistribuzione nel paese ospite.

La sicurezza dell’impiego costituisce la principale attrazione politica degli Ide. Generalmente le aziende che investono all’estero hanno un vantaggio competitivo e offrono salari migliori e posti di lavoro più stabili. Ma l’afflusso di Ide può avere un effetto negativo sull’impiego di lavoratori non qualificati nel settore industriale che li riceve.

Gli effetti sui redditi e sullo sviluppo industriale

L’effetto degli Ide sulla distribuzione del reddito tra diversi gruppi sociali nei paesi ospiti dipende soprattutto dalla natura degli Ide e dal livello di sviluppo dei paesi ospiti.
I gruppi i cui interessi sono toccati, o possono essere toccati, utilizzeranno i meccanismi politici previsti dalla legislazione per bloccare l’ingresso e le attività degli Ide. Il blocco di investimenti diretti esteri cinesi è avvenuto nell’84% dei casi in economie avanzate, soprattutto negli Stati Uniti. Mentre nei mercati in sviluppo la Cina ha incontrato meno ostacoli.


Gli Ide della Cina hanno spesso un profondo impatto sullo sviluppo industriale dei paesi emergenti. I progetti legati agli investimenti diretti esteri della Cina vengono generalmente considerati una forma di sostegno politico ed economico per i governi in carica e quindi sono osteggiati duramente dalle forze di opposizione. Ad esempio, gli accordi siglati da investitori cinesi con la giunta militare di Myanmar vennero cancellati dopo che il paese intraprese riforme democratiche.


Nei paesi avanzati le aziende cinesi affrontano la concorrenza delle loro rivali locali, che spesso utilizzano le campagne elettorali e le preoccupazioni per la sicurezza nazionale per ostacolarne investimenti e acquisizioni. La rivale di Cinalco, BHP, ha prodotto e utilizzato propaganda negativa per enfatizzare una presunta minaccia che la compagnia cinese avrebbe posto alla sicurezza nazionale dell’Australia. L’approvazione del progetto di investimento di Cinalco venne conseguentemente posticipata e Riotinto si rivolse quindi a BHP per formare una nuova joint venture.


Maggiore è il livello di avanzamento tecnologico del paese ospite, più è probabile che gli investimenti da parte di compagnie cinesi nei mercati locali vengano bloccati. I paesi destinatari con capacità tecnologiche relativamente elevate sono preoccupati che le compagnie cinesi possano “rubare” loro tecnologie chiave indebolendo il loro margine economico competitivo.

Migliori sono le relazioni bilaterali, minore è la probabilità che le aziende cinesi incontrino ostacoli ai loro investimenti. Gli investimenti di compagnie cinesi in industrie sensibili – come, ad esempio, telecomunicazioni, agricoltura, scienze forestali, allevamenti animali, industria ittica, miniere e costruzioni – hanno più probabilità di altri di essere bloccati.

Interventi mirati, rassicurando l'opinione pubblica

Gli investitori dovrebbero scorporare i grossi investimenti in tanti programmi di investimento più piccoli per evitare di attirare l’attenzione del governo, dell’opinione pubblica e dei media del paese destinatario. Generalmente le aziende cinesi non sono trasparenti e ciò rende molto difficile per la società del paese ospite scoprire gli obiettivi del loro investimento e la loro filosofia di sviluppo.


Le compagnie cinesi dovrebbero investire in industrie con procedure di controllo più semplici ed evitare i settori industriali più sensibili. Per alleviare le preoccupazioni locali, prima di iniziare ad acquisire aziende locali in industrie sensibili, dovrebbero aumentare gradualmente il loro investimento e ottenere una buona reputazione.


Per rispondere ai timori dei paesi ospiti sulla perdita di tecnologie chiave, le compagnie cinesi dovrebbero rafforzare la protezione del brand e dei diritti di proprietà intellettuale delle aziende nelle quali scelgono di investire. Inoltre dovrebbero fornire sostegno alle compagnie nelle quali investono in modo che queste ultime possano assumere più addetti alla ricerca e sviluppo (R&D), e aumentino le loro strutture e i loro canali di R&D.

La Cina può adottare strategie più chiare per rispondere ai contraccolpi politici delle attività legate ai suoi Ide. Le aziende cinesi dovrebbero comprendere i quadri normativi e le procedure di revisione dei paesi ospiti.


Le compagnie cinesi, specialmente le aziende di stato, dovrebbero migliorare la loro trasparenza, in linea con gli standard internazionali. Dovrebbero chiarire il loro rapporto col governo cinese le loro politiche e i loro obiettivi di investimento, e i loro progetti di sviluppo. E, quando investono in settori industriali importanti e delicati, dovrebbero evitare di offrire prezzi irrealisticamente alti o di accollarsi rischi d’impresa troppo elevati, perché ciò può facilmente fa sorgere sospetti da parte dei paesi ospiti.


La Cina dovrebbe partecipare attivamente all’elaborazione di regole internazionali sugli investimenti, per creare un ambiente favorevole alle compagnie cinesi che investono all’estero.

Le aziende cinesi dovrebbero costruirsi un’immagine “politicamente neutra” per affrontare meglio la situazione sociale e politica del paese ospite. Prima di lanciare i loro piani d’investimento, le compagnie dovrebbero assicurarsi che questi ultimi siano utili alle comunità locali. Le aziende cinesi dovrebbero anche valutare attentamente le possibili reazioni da parte di concorrenti e gruppi d’interesse locali e stabilire una comunicazione con i media, e con le organizzazioni non governative e comunitarie locali.



Tratto da EASTASIAFORUM



Bijun Wang and Xiao He sono Senior Research Fellows presso lo Institute of World Economics and Politics (IWEP) dell'Accademia cinese di scienze sociali di Pechino